Documenti necessari per la richiesta di cittadinanza per matrimonio con cittadino italiano.
Si
premette che:
a) Il
certificato di matrimonio deve risultare trascritto al registro
degli atti di stato civile del Comune da parte del coniuge italiano del richiedente.
b) Per poter inviare la domanda, il richiedente deve prima ottenere lo SPID presso qualsiasi
ente certificatore dell'identità digitale.
La richiesta di cittadinanza italiana per matrimonio con cittadino italiano avviene attraverso la compilazione e l'invio telematico della domanda, sull'apposito spazio presente nel portale del Ministero dell’Interno, allegando la seguente documentazione:
►Carta di identità fronte e retro;
► Passaporto (o titolo di viaggio per rifugiati e apolidi);
►Permesso di soggiorno, per i cittadini extra UE o l'attestato di diritto al soggiorno
permanente per i cittadini comunitari. In alternativa, l'attestato di riconoscimento dello status
di rifugiato o di apolide;
►
Certificato
di nascita del paese di origine legalizzato, tradotto
in italiano e con la traduzione legalizzata dall’autorità
consolare italiana, oppure munito di apostille se il Paese fa parte
della Convenzione dell’Aja del 1961;
► Certificato
penale del paese di origine legalizzato, tradotto
in italiano e con la traduzione legalizzata dall’autorità
consolare italiana, oppure munito di apostille se il Paese fa parte
della Convenzione dell’Aja del 1961;
►Certificazione
attestante la conoscenza della lingua italiana livello B1.
Chi è in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo
periodo sono esenti dalla necessità di dimostrare la conoscenza
della lingua a livello b1. Per dubbi, chiarimenti oppure effettuare
prenotazioni per l'esame di italiano rivolgersi allo Studio.
►Ricevuta del pagamento
di € 250,00 e
marca da bollo di € 16,00 da
effettuarsi tramite PAGOPA.
Lo
Studio EPV ha maturato una vasta esperienza nell’ottenere il rispetto
da parte dell’Amministrazione dei tempi di legge per la conclusione
dei procedimenti, sia agendo nell’ambito amministrativo che, se necessario, ricorrendo alla via giudiziaria.